I limiti della mia mente

È un pensiero che mi è balenato in mente, ieri pomeriggio, mentre mi dirigevo a casa nella mia scintillante panda bianca al termine di un' anonima giornata di lavoro. 
E il pensiero ha suggerito di pormi la domanda. 
Noi italiani, una grossa fetta di noi, almeno questa è l'idea che mi son fatto ascoltando TG, leggendo giornali,  osservando l'uomo della strada; ci scagliamo contro gli immigrati per lo più clandestini ed in taluni casi anche regolari. Accusandoli, all' evenienza, di violentare le nostre donne, di rubarci i nostri posti di lavoro, di mendicare i nostri faticati soldi, di spacciare droga e rapinare i nostri commercianti. A torto o ragione. 
Tuttavia non capisco perché in questi frangenti veniamo accusati a ragione o torto di semplice razzismo e non anche di anti islamismo.
E già perché la più parte di questi immigrati coinvolti, a torto o ragione, in questi fatti criminali, a volte accertati altre volte presunti, sono di fede musulmana. 
Forse perché in quel contesto non è importante la fede religiosa ma solo una serie di cieche associazioni. Immigrato-straniero. Straniero-diverso. Diverso-nemico. 
Forse. O forse no. Forse semplicemente il primo immigrato è stato stronzo ed è rimasta invalsa l'abitudine a scaricare tutte le responsabilità sull'immigrato di turno. 

Ora quello che non capisco io è perché gli ebrei, che, per motivi di ingiuste, feroci e ferali persecuzioni culturali e religiose perpetrate a loro discapito nel corso dei secoli, si sono dovuti dislocare in varie regioni del mondo, pur conservando un più che comprensibile senso di appartenenza alla propria stirpe e madre Patria, tanto da attuare in taluni casi criteri di autoreferenzialità nel tessuto sociale che li ha ospitati, ebbene non capisco perché questi ebrei gridino all' antisemitismo, non appena gli si richiede di render conto della loro posizione nei confronti delle azioni del governo di Israele. 

Non è che sarà semplice anti israelismo alimentato dalla politica non scevra di sadismo di B. Netanyahu 

Il mio correttore grammatico-lessicale riconosce parole come antisemitismo, mi corregge antiislamismo in anti islamismo. Ma non riconosce né antiisraelismo, né anti israelismo. Ma il fatto è che non riconosce manco israelismo. 

Mi è corso il dubbio che si dicesse israelianismo ma lui, il correttore continua, a segnalarmi errore.

Me ne farò una ragione. Il mio evidentemente, hanno ragione loro, è antisemitismo. Ed io che pensavo fosse anti israelismo.




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