Wandering Man

Stamattina ho ceduto alle lusinghe delle mie origini regionali e mi sono intalliato a fantasticare...  Solo che poi il mio cervello si è rifiutato di essere messo in attesa e se ne uscito con una bella idea.  Ma la fede ha bisogno dei numeri per essere validata? Va beh l'aveva posta come una domanda ma in partenza era una sua idea ed ora ne ne chiedeva conferma... Lo so può sembrare un assetto scisso ma l'immagine della mente analitica, che priva di esperienza sensoriale, chiede validazione al corpo, che tutta quell'esperienza raccoglie in sé, in una cultura che annega il corpo nella mente Divago La fede, i numeri e la validazione... Eh no certo che no mi son detto. Che siano in dieci milioni ad avere fede in un dio che promette loro regali o premi o che siano in due non corre differenza. Sono entrambe fedi. In effetti anche se fossi io il solo depositario di quella fede non cambierebbe nulla. Stavo per abbandonare lì la risposta e il mio cervello, quando mi sono venuti in ...

Stamattina mi è balenato un pensiero orrendo, appena sveglio. Un pensiero orrendo e allo stesso tempo angosciante per chi, come me, crede fermamente al principio fondante dell'umanità nelle persone.  Il rispetto dell'altro da sé. Stamattina al risveglio, come una eco dei miei sogni notturni, mi è risuonata nella mente la frase che ha scatenato poi l'orrendo pensiero. Palestina libera, si è annunciato nella mia mente, ancora impastata di torpore onirico, e senza preavviso, questo mantra che ormai popola di sé manifestazioni per le strade delle città, muri di case e palazzi, video nella rete. Poi l'orrendo pensiero in forma di dubbio che urgeva una risposta calmante.  E se B. Netanyahu stesse semplicemente accogliendo le nostre istanze? E se B. Netanyahu stesse effettivamente liberando la Palestina? L' atroce dubbio che i responsabili di questo genocidio siano gli stessi che, auspicando la libertà dei Palestinesi, abbiano peccato forse di ingenuità espressiva, mi atta...

E supponiamo, per amor di ragionamento, che il piano vada a realizzazione. Tutti i Palestinesi, quelli cattivi e quelli buoni pure, muoiono.  Tutti.  Nessuno escluso. Lasciamo a NetaTrump decidere come; lenta agonia di fame. Volevo dire lento pede. Si si proprio lento pede.  Oppure un po' più rapidamente a colpi di missili, cannoni e droni esplosivi. A no cose che esplodono sono appannaggio dei terroristi islamici, anche se non sono proprio cose, ciò che esplode.  Beh insomma in un modo o nell'altro diciamo che sti Palestinesi scompaiono dalla faccia della terra. E poi? Israele sarà finalmente una terra sicura? Non ho competenze di geopolitica medio-orientale ne' di contrasti socio-religiosi. Ma li sembra che ci siano un sacco di Musulmani. E questa è l'ipotesi migliore per Israele. Certo i Palestinesi non saranno molto d' accordo ma tant'è!  Del resto il circolo degli affiliati a NetaTrump ha il consenso mondiale. O per lo meno non ha nessuno che lo avversi... ...

È un pensiero che mi è balenato in mente, ieri pomeriggio, mentre mi dirigevo a casa nella mia scintillante panda bianca al termine di un' anonima giornata di lavoro.  E il pensiero ha suggerito di pormi la domanda.  Noi italiani, una grossa fetta di noi, almeno questa è l'idea che mi son fatto ascoltando TG, leggendo giornali,  osservando l'uomo della strada; ci scagliamo contro gli immigrati per lo più clandestini ed in taluni casi anche regolari. Accusandoli, all' evenienza, di violentare le nostre donne, di rubarci i nostri posti di lavoro, di mendicare i nostri faticati soldi, di spacciare droga e rapinare i nostri commercianti. A torto o ragione.  Tuttavia non capisco perché in questi frangenti veniamo accusati a ragione o torto di semplice razzismo e non anche di anti islamismo. E già perché la più parte di questi immigrati coinvolti, a torto o ragione, in questi fatti criminali, a volte accertati altre volte presunti, sono di fede musulmana.  Forse perch...

 Quale altro miglior modo - e prassi della nostra evoluta ed accostumata società, si potrebbe scegliere, per dare corso e corpo ad una nuova attività umana, se non partire dai riconoscimenti. Aderisco con diligenza e certo entusiasmo al comune senso della umanità e parto con i miei. Riconosco il martoriato Stato di Palestina. Sebbene non sia uomo influente, ma forse solo influenzato dalla mia cultura di uomo del Sud del mondo, riconosco che i Palestinesi abbiano diritto ad uno Stato. Riconosco che tutti abbiano diritto ad una Patria e ad uno Stato che la identifichi materialmente.  Tutti. Eroi e codardi. Vittime e carnefici.  Riconosco, nel governo capeggiato da B. Netanyahu, una presa di posizione, definiamola oltranzista, che collide con la speranza dei Palestinesi a vedersi riconosciuto il proprio Stato.  Ad essere intellettualmente onesti,  collide con tante altre speranze dei Palestinesi, quella presa di posizione. Ma tant'è ed il post si intitola riconosci...